Prima del funerale

Che cosa è la tanatoprassi

La tanatoprassi è un trattamento post mortem utile alla conservazione estetica della salma
Pubblicato il 23 Novembre 2021 | ultima modifica 30 Dicembre 2021

Tanatoprassi: cos’è

La tanatoprassi è un intervento post mortem che consiste nella conservazione igienica ed estetica della salma dopo il decesso. Corrisponde ad un insieme di cure rivolte al trattamento del corpo del defunto prima delle esequie. Il termine “tantoprassi” deriva dal greco thanatos, che significa “morte”, e praxis, che significa “pratica”. Di fatti, è una procedura medica che può essere eseguita solo da personale specializzato. Il professionista incaricato prende il nome di tanatoprattore.

Nelle ore successive al decesso, il corpo del defunto entra in stato di decomposizione e dalla salma iniziano a fuoriuscire liquidi organici e odori. Per limitare la dispersione di queste sostanze e mantenere integra l’estetica del defunto si ricorre alla tanatoprassi. Questa pratica prevede l'iniezione di un liquido conservante all’interno del sistema arterioso. Esso garantisce il rallentamento della decomposizione cellulare e organica, oltre che la perfetta conservazione dell’aspetto estetico della salma per l’intera durata del cerimoniale funebre.

Stai cercando un servizio funebre?

Trova vicino a te

È bene sapere che la tanatoprassi accelera il processo di polverizzazione del corpo defunto. Infatti, le salme trattate con tanatoprassi si conservano per un tempo massimo di 10 anni. Al contrario, i corpi defunti non trattati attraverso pratiche sanitarie ed estetiche hanno tempi di conservazione più lunghi (almeno 40 anni).

Per diventare tanatoprattori è necessario seguire corsi di formazione dedicati. In Italia, esistono due istituti attivi in questo settore formativo: A.I.T., Associazione Italiana di Tanatoprassi e I.N.I.T., Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi.

La tanatoprassi nella medicina legale

La tanatoprassi è una pratica estremamente vantaggiosa dal punto di vista medico-legale. Infatti, il rallentamento del normale processo di deterioramento del corpo del defunto consente la conservazione di lesioni e tessuti, proprio come accade con le preparazioni istologiche. Questa condizione permette al medico legale, qualora fosse necessario, di sottoporre la salma ad un’analisi più accurata e attenta.

Ad esempio, in caso di riesumazione del feretro eseguita a seguito di indagini giudiziarie, il medico legale ha la possibilità di ottenere risultati migliori se il cadavere da analizzare è stato precedentemente sottoposto a tanatoprassi. L’indagine svolta su corpi decomposti, infatti, non restituirebbe risultati accurati.

Differenza tra tanatoprassi e imbalsamazione perpetua

La tanatoprassi è una procedura che non va confusa con l’imbalsamazione perpetua del corpo defunto. L'imbalsamazione perpetua, infatti, è una pratica che viene eseguita allo scopo di garantire la conservazione eterna della salma. Al contrario, la tanatoprassi è un intervento medico-sanitario temporaneo utile alla conservazione estetica del corpo del defunto in occasione della veglia funebre e per 10/15 giorni dal decesso.

La procedura di tanatoprassi viene eseguita all’interno delle case funerarie, strutture pubbliche o private adibite alla custodia della salma. Generalmente, le case funerarie sono luoghi ospitali e confortevoli, nei quali amici e parenti del defunto possono raccogliersi insieme per elaborare il lutto. In queste strutture, il servizio di tanatoprassi è gestito dall'impresa di pompe funebri e affidato ad un tanatoprattore professionista.

La tanatoestetica in Italia

In Italia, il Regolamento di polizia mortuaria impone specifiche disposizioni sull’esecuzione della pratica di imbalsamazione della salma. La tanatoprassi, invece, non è disciplinata e, per questo, non è autorizzata sul territorio italiano. Chi lo volesse, però, ha la possibilità di ricorrere ad una procedura simile, la tanatoestetica. Essa si compone di tre fasi principali:

  • pulizia e disinfezione della superficie cutanea e degli orifizi naturali;
  • cosmesi funeraria e, se la circostanza lo richiede, ricostruzione dei corpi accidentati;
  • vestizione e presentazione della salma.

La tanatoestetica è un trattamento post mortem che prevede l’esecuzione di una serie di procedure igienico-sanitarie utili per la conservazione estetica del corpo del defunto in occasione della cerimonia funebre. Anche in questo caso, è possibile affidare i lavori ad un’agenzia di pompe funebri, la quale si avvale del supporto di tanatoprattori esperti in possesso di un diploma valido rilasciato dall’Associazione Italiana di Tanatoprassi o dall’Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi.

Domande frequenti

Quanto costa la tanatoprassi?

La tanatoprassi, di norma, è una pratica che ha un costo che non supera i 300€-500€.

Che differenza c’è tra tanatoprassi e tanatoestetica?

La tanatoprassi prevede l’iniezione di un liquido nel corpo del defunto, il quale consente di conservare l’estetica della salma per circa 10/15 giorni dopo il decesso. La tanatoestetica, a differenza della tanatoprassi, è legalmente riconosciuta in Italia e consiste in un insieme di cure igienico-sanitarie rivolte al trattamento e alla presentazione della salma in occasione del rito funebre.

Come avviene la vestizione della salma?

La vestizione della salma prevede la scelta dell’abito da fare indossare al defunto prima delle esequie. Questa procedura è rimessa al lavoro dell’agenzia di pompe funebri, la quale, tenendo in considerazione i desideri espressi dalla famiglia del defunto, provvede a vestire la salma e ad inserire eventuali accessori all’interno della bara.

Chi siamo Note Legali Privacy Cookie Policy

© Italiaonline S.p.A. Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.à r.l. P. IVA 03970540963