Loculo

Il loculo è uno spazio murato utilizzato per la sepoltura individuale. Può essere interrato oppure costruito in superficie e disposto su più ordini sovrapposti in apposite pareti inserite nei cimiteri, che nel loro insieme prendono il nome di colombari.

Quando un feretro viene deposto in un loculo si parla di tumulazione, distinguendo dall’inumazione, che è la sepoltura eseguita nella nuda terra, senza strutture di muratura.

Nella tumulazione la salma del defunto deve essere inserita in una duplice cassa: una di legno che ne contiene una seconda di metallo, che deve essere sigillata ermeticamente con una saldatura.

Le tombe e le cappelle di famiglia sono fornite di più loculi predisposti al momento della loro edificazione, destinati a essere occupati in tempi successivi, quando i singoli membri della famiglia in oggetto vengono a mancare.

La concessione di un loculo è fissata in 60 anni. A richiesta degli interessati è consentito il rinnovo per uno stesso periodo di tempo dietro pagamento del canone di concessione.

L’assegnazione dei loculi prevede che ci sia la possibilità di ottenere in concessione due loculi adiacenti, così che quello ancora vuoto possa essere in futuro assegnato al coniuge ancora in vita. In questo caso il costo del secondo loculo è aumentato dell’80%.

Nelle tombe di famiglia un loculo può essere assegnato alla salma di una persona estranea dietro corresponsione al Comune di una tariffa equivalente a quella dei loculi individuali. I loculi accolgono anche i resti mortali estumulati per estinzione della concessione, quando questi sono completamente mineralizzati. In questo caso vengono raccolti in cassette di zinco previa domanda degli aventi diritto e dietro corresponsione della tariffa richiesta dall’Amministrazione comunale competente. In questo caso la cassetta contenente le ossa può essere tumulata in un loculo che ospita o è destinato a ospitare un’altra salma, per esempio quella del coniuge del defunto i cui resti sono stati estumulati.