L’inumazione è una delle possibili pratiche di sepoltura dei defunti e la sua esecuzione è riservata al personale addetto al cimitero. Prevede il sotterramento nella nuda terra di una cassa di legno che sia priva della copertura interna di zinco e che sia chiusa ermeticamente.
La finalità della sepoltura per inumazione è quella di permettere che la salma si decomponga in modo naturale. Per questo motivo, se si vuole utilizzare un feretro realizzato con materiale biodegradabile diverso dal legno è necessario avere una specifica autorizzazione rilasciata dal Ministero della Sanità.
La fossa in cui avviene l'inumazione della cassa deve essere inserita entro un perimetro cimiteriale e deve avere una profondità di almeno 2 metri, una larghezza di almeno 80 centimetri e una lunghezza di almeno 2,20 metri. Può essere scavata a mano o con mezzi meccanici e deve essere collocata ad almeno 50 centimetri di distanza da un’altra fossa.
Su richiesta dei familiari del defunto e a seguito di approvazione del Comune competente può essere apposto un copritomba che abbia una superficie non superiore ai 2/3 della superficie della fossa e/o una lapide di pietra o marmo di dimensioni e caratteristiche stabilite dall’amministrazione comunale, così da uniformare le lapidi presenti in uno stesso campo del cimitero.
Sulla lapide possono essere inseriti nome, cognome, date di nascita e morte del defunto ed eventualmente una breve epigrafe e il nome di chi fa apporre il ricordo.
Una volta ricoperta la cassa con la terra devono trascorrere almeno sei mesi prima che si possa installare l’eventuale copritomba o possa essere apposto il cippo marmoreo su cui sarà collocata, a cura della gestione cimiteriale, una piccola targhetta con il numero progressivo di sepoltura.
In questo periodo di tempo gli addetti alla manutenzione del cimitero provvedono a effettuare azioni di manutenzione volte a ripristinare sconnessioni e avvallamenti che si potrebbero venire a creare a seguito della ricompattazione del terreno. Per disposizione di legge non si può esumare un defunto sepolto per inumazione prima che siano trascorsi 10 anni dal seppellimento.