Feretro

Il feretro indica l'insieme di cassa da morto o bara e salma del defunto, che vi viene deposta e chiusa prima di essere sepolta.

La parola feretro indica con una forma elegante e dotta la cassa da morto (o la bara) nella quale viene deposta e chiusa la salma della persona defunta.  Il feretro viene chiuso dopo essere stato esposto nella camera ardente, viene trasportato presso la sede della cerimonia funebre e viene infine inumato o tumulato nella struttura cimiteriale prescelta oppure cremato.

Per disposizione di legge, in ciascun feretro può essere racchiusa una sola salma, fatta eccezione per madre e neonato morti entrambi durante il parto o in conseguenza di questo: in questo caso possono condividere lo stesso feretro.

Prima di essere deposta nel feretro, la salma deve essere vestita con abiti o avvolta in lenzuola. La chiusura del feretro viene eseguita dal personale incaricato dell'agenzia di Onoranze Funebri che si occupa delle esequie.

La struttura del feretro e la tipologia dei materiali che lo compongono variano a seconda del tipo di sepoltura richiesto.

Se la scelta cade sulla tumulazione si deve prevedere una bara costituita da una doppia cassa: una di legno e l’altra di metallo, chiusa ermeticamente mediante saldatura. Se si procede con l’inumazione, la cassa da morto deve essere costituita da legno caratterizzato da scarsa durabilità, come ad esempio pioppo, abete o larice, ma lo spessore del materiale varia in base alla distanza che il feretro deve compiere nel trasporto funebre per il funerale e per la sepoltura. Lo stesso vale se la soluzione scelta è quella della cremazione: la cassa sarà in legno, ma lo spessore da prevedere per il materiale varia a seconda che questa debba essere trasportata per un tragitto più o meno lungo al di fuori del Comune dove è avvenuto il decesso.

Feretro è un termine di origine greca (“pheretron”), in seguito fatto proprio dai romani (“feretrum”) e il cui significato era del tutto simile al nostro “portare”, verbo riferito ai cadaveri che nelle cerimonie funebri venivano condotti verso il luogo della sepoltura.

Il termine nel corso dei secoli ha poi cambiato più volte significato e dall’azione del condurre è stato utilizzato per indicare la portantina su cui venivano posti i cadaveri nel corso del loro ultimo viaggio, fino ad indicare, nell’Italia trecentesca, le casse da morto contenenti le salme e coperte da un drappo funebre.

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