La dispersione delle ceneri di un defunto può essere eseguita, secondo la sua volontà, all’aperto, in aree apposite all’interno dei cimiteri, in natura o in aree private.
L’autorizzazione alla dispersione viene concessa dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune dove è avvenuto il decesso o, se si tratta di ceneri già tumulate, da quello del Comune presso cui si trova il cimitero.
All’interno dei cimiteri, lo spazio riservato alla dispersione delle ceneri viene chiamato “Giardino delle Rimembranze”. In natura la dispersione deve avvenire ad almeno duecento metri di distanza da qualunque insediamento abitativo, in luoghi come laghi, torrenti, fiumi o spazi privi di natanti o manufatti. Nelle aree private deve esserci assenso del proprietario o, se presente, del soggetto che è titolare dell’utilizzo del bene.
La dispersione delle ceneri è in tutti i casi vietata nei centri abitati.
La volontà che le proprie ceneri siano disperse può essere manifestata attraverso vari strumenti, che vanno dalla disposizione testamentaria resa davanti a un notaio, all’iscrizione ad associazioni riconosciute che abbiano tra i propri fini quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati, alla presenza di un testamento olografo.
Nel caso in cui ci sia mancanza della volontà espressa da parte della persona defunta ma ci sia stata solo una richiesta orale, il coniuge o il parente più prossimo o la maggioranza dei parenti possono richiedere che ci sia dispersione delle ceneri all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune in cui è avvenuto il decesso.
Se la persona deceduta ha espresso la volontà della dispersione senza indicare il luogo, questo è scelto dal coniuge, dal parente più prossimo o dalla maggioranza dei parenti. Decorsi 90 giorni senza che vi sia alcuna indicazione, le ceneri vengono disperse nel Giardino delle Rimembranze o nel cinerario comune.
Materialmente, la dispersione può essere effettuata dal coniuge o da un altro familiare che ne abbia diritto, dall’esecutore testamentario o dal rappresentante legale dell’Associazione cui era iscritto il defunto o, in mancanza di tutti questi soggetti, dal personale autorizzato dal Comune.