Colombario

Il colombario – altrimenti detto colombaro, colombaio o colombaia – è la struttura a nicchie poste su più piani che è presente nei cimiteri e che ha il compito di ospitare i loculi che accolgono le bare dei defunti. Anticamente il termine indicava le sepolture romane, composte da nicchie entro cui venivano murate le urne cinerarie. Il nome deriva dal fatto che la struttura era molto simile a quelle destinate a ospitare i colombi.

Nella parlata comune il termine “colombario” viene oggi utilizzato anche per indicare il singolo loculo in cui viene riposta la bara.

La differenza più evidente tra il colombario e la comune tomba è che il primo non prevede la diretta sepoltura sottoterra della bara, ma il posizionamento in una struttura costruita utilizzando in genere cemento armato o muratura. Le tombe, se previsto, possono inoltre ospitare più bare mentre nei colombari se ne può posizionare una sola per loculo, con un unico defunto.

I colombari sono però spesso utilizzati per ospitare cassettine di resti umani riesumati e di ceneri derivanti da cremazione. In questo caso i loculi possono ospitare più di una cassetta, oppure possono essere di dimensioni ridotte. Sono considerati come un’efficace soluzione al sovraffollamento dei cimiteri e a volte – soprattutto nei cimiteri delle grandi città – sono posizionati sottoterra, con lunghi corridoi pieni di loculi posti su più piani.

Sulla facciata del loculo che è rivolta verso il visitatore, solitamente una lapide in marmo, viene posta l’iscrizione con il nome e le date di nascita e morte della persona defunta, la foto e lo spazio per deporre i fiori. Compatibilmente con lo spazio a disposizione si può decidere anche di scrivere frasi sulla lapide per ricordare il defunto. In genere nei colombari la lapide corrisponde al lato più corto della bara. In alcuni casi può però riferirsi al suo lato più lungo, soprattutto nei casi di colombari presenti in cimiteri monumentali o di loculi destinati a ospitare personaggi illustri, degni di grande visibilità.