La camera mortuaria è la stanza in cui vengono collocati, per un certo periodo di tempo, i feretri delle persone decedute all’interno di una struttura pubblica.
Quando la morte avviene in ospedale, ad esempio, la salma viene trattenuta per circa 2 ore nel reparto o nel pronto soccorso (a seconda di dove sia avvenuto il decesso) per permettere la visita dei cari del defunto e successivamente viene trasportata nella camera mortuaria. Qui viene trattenuta per almeno 24 ore, il tempo ritenuto necessario per la certificazione di avvenuto decesso. Nel caso in cui ci sia la necessità di eseguire un’autopsia, la sosta in camera mortuaria si può dilatare fino anche a 2-3 giorni.
Trascorso questo periodo il medico addetto esegue un’ultima visita medica sul corpo del defunto e redige l'atto di morte.
La salma del defunto viene a questo punto consegnata ai parenti, perché possano trasferirla nella camera ardente ed effettuare i preparativi per l’esecuzione del funerale.
La camera mortuaria non deve essere confusa con l’obitorio, che è il locale in cui il corpo del defunto viene ospitato prima dell’eventuale riconoscimento – quando vi siano dubbi sulla sua identità – e dell’esecuzione di un’autopsia. Né deve essere confusa con la camera ardente, che è la stanza – spesso di una casa privata – in cui la salma viene esposta per l’ultimo saluto nelle ore che precedono l’esecuzione della cerimonia del funerale.
Può però capitare che camera mortuaria e camera ardente coincidano e che la cerimonia funebre abbia inizio direttamente da questo locale, come succede spesso per i defunti che sono stati ospiti di case di cura. Apertura e possibilità di visite nella camera mortuaria sono fissate struttura per struttura. In genere l’apertura va dalle 8 di mattina alle 18 di sera, ma ogni realtà è libera di fissare l’orario ritenuto più adatto alle proprie esigenze.