Durante il funerale

Come organizzare un rinfresco post funerale

Il rinfresco dopo la cerimonia funebre è un'occasione di convivialità e di sostegno emotivo per chi vi partecipa: è un momento da dedicare alla persona venuta a mancare, in compagnia delle persone più vicine al defunto
Pubblicato il 19 Novembre 2021 | ultima modifica 30 Dicembre 2021

Le origine del banchetto funebre

Durante la cerimonia commemorativa in onore del defunto, è usanza comune organizzare un rinfresco funebre. Si tratta di una tradizione di origini antichissime, risalente ai tempi dell’Antica Roma. In passato, i banchetti funebri rappresentavano un vero e proprio culto del defunto ed erano suddivisi in due momenti: fanus e refrigeria.

Subito dopo il decesso, aveva luogo la celebrazione del fanus. Il fanus corrispondeva ad una serie di operazioni di accompagnamento del defunto verso la sepoltura e verso l’aldilà, dove si credeva che il morto potesse iniziare una nuova vita. Questa prima fase prevedeva la vestizione della salma e l’esposizione del corpo al corteo tra canti e balli fino al raggiungimento del cimitero. Secondo il rituale cristiano, la vera sepoltura era l’inumazione, simbolo della risurrezione della carne.

Al termine del fanus, veniva allestito un banchetto funebre, chiamato refrigeria. Era un rinfresco a completamento della sinassi eucaristica che serviva a concludere il cerimoniale e che veniva allestito sulla tomba del defunto alla presenza dei convenuti. Il pranzo funebre veniva consumato da amici e parenti perché anche il defunto potesse prendere parte al rinfresco per un’ultima volta.

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Con il passare del tempo, questa usanza si è evoluta e ha iniziato a coinvolgere tutte le civiltà sopraggiunte a quella romana. In epoche più recenti, il banchetto è stato arricchito con addobbi, composizioni floreali e altre decorazioni “luminose”, come conchiglie, gioielli e monete. Questi oggetti simboleggiavano l’illuminazione del cammino della persona venuta a mancare verso il nuovo mondo.

Con il passare degli anni, il banchetto funebre perse il suo significato spirituale, diventato un modo per ostentare la ricchezza delle famiglie più benestanti appartenenti al mondo ecclesiastico. Per questo motivo, si scelse di abolire questa usanza funebre.

Oggi, il rinfresco funerale è molto in uso nei Paesi Anglosassoni, dove il banchetto rappresenta un’occasione per socializzare con gli invitati, ricordando il defunto con aneddoti di vita e racconti. La famiglia organizza il banchetto a seguito della cerimonia funebre e mette a disposizione degli invitati un buffet con bevande, riservando una location apposita animata da accompagnamenti musicali e balli.

In Italia vige l’usanza di organizzare rituali funebri più sobri e discreti. La cerimonia funebre più comune è quella religiosa. Essa non prevede rinfreschi post funerale, perché considerati di cattivo gusto. Tuttavia, l’usanza di organizzare banchetti funebri si sta recentemente diffondendo anche sul territorio italiano.

Basti pensare che in alcune regioni del Sud Italia si arriva a cucinare per 3-5 giorni di seguito dopo il lutto. In queste zone, il funerale viene organizzato in casa a porte aperte, perché chiunque possa porgere le condoglianze alla famiglia del defunto e prendere parte all’evento mangiando e bevendo.

Come organizzare un rinfresco post funerale

Il lutto è un momento di raccoglimento per parenti e amici stretti del defunto. È un’occasione per confortarsi e sostenersi a vicenda. Il rinfresco post funerale permette di dedicare un ultimo prezioso saluto alla persona venuta a mancare. Può essere organizzato in piena autonomia dalla famiglia del defunto, oppure è possibile affidarsi ad un servizio di catering.

Il banchetto può essere allestito in qualunque location si ritenga opportuna per questa circostanza. Solitamente, viene organizzato in casa per una questione di comodità e perché il posto sia vicino al luogo in cui il funerale è stato celebrato. Si può comunque organizzare anche in ambienti aperti, purché ci sia l’autorizzazione delle Autorità preposte.

In occasione del rinfresco funerale, non è necessario preparare un pasto completo. Piuttosto, è consigliabile allestire un buffet, perché gli invitati siano liberi di servirsi senza disturbare la famiglia del defunto. Mentre si svolge il rinfresco post funerale, i partecipanti sono legati da un profondo senso di alleanza e comunione, ricordando con affetto e stima la persona defunta. Il significato del banchetto funebre è quindi la convivialità.

Il rinfresco funebre nel mondo

Il rinfresco post funerale è un’usanza comune a molti paesi del mondo. In America, ad esempio, parenti e amici si presentano alla veglia funebre con vassoi ricchi di pietanze e bevande, pronti a dar vita ad una grande festa. I partecipanti chiacchierano, ricordando i momenti più belli della vita del defunto, in un’atmosfera calda e familiare.

Nel caso dei funerali ebraici, il lutto dura circa una settimana. Nei giorni immediatamente successivi al funerale, i membri della comunità visitano la famiglia del defunto e portano in dono fiori e vivande. Anche in Albania la tradizione del banchetto funebre è molto presente. Gli albanesi considerano la morte come un viaggio metaforico oltre mondo e sono soliti organizzare, dopo il funerale, un pranzo al ristorante, per riunire i parenti stretti e amici del defunto.

Domande frequenti

Quanto costa un rinfresco funebre?

Il costo di un rinfresco post funerale varia in base al numero di invitati. Il prezzo medio si aggira intorno ai 2.000€.

Cosa offrire ad un banchetto funebre?

Generalmente, nella scelta delle pietanze dei banchetti funebri si tende a preferire cibi già pronti, come prodotti da forno o pasticcini. In accompagnamento alle pietanze, è buona norma offrire dell’acqua e, qualora la famiglia del defunto lo ritenesse opportuno, anche bevande alcoliche.

Quanto dura il rinfresco post funerale?

Non è possibile indicare una durata univoca perché il rinfresco funebre è un momento di incontro e convivialità. In media, la durata è di 2-3 ore.

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