Dopo il funerale

Cosa prevede la esumazione ordinaria

L’esumazione ordinaria è un’operazione cimiteriale regolamentata dalla legge che consente di riportare alla luce il feretro a cui è stata data sepoltura nel terreno
Pubblicato il 23 Novembre 2021 | ultima modifica 28 Dicembre 2021

Esumazione ordinaria: cos’è

L’esumazione ordinaria è una procedura cimiteriale che viene condotta allo scadere del periodo di assegnazione della sepoltura del defunto nel terreno e che consente di recuperarne i resti. È un’operazione che deve essere espletata trascorso un periodo di tempo non inferiore a 10 anni dal momento di sepoltura della salma.

Le esumazioni ordinarie, organizzate periodicamente dall’Ufficio Cimiteri, il quale ne dà pronta comunicazione all’Ufficio Tecnico Comunale, sono pianificate sulla base dell’elenco delle concessioni scadute. In alcuni casi, l’esumazione ordinaria della salma è resa necessaria dalle condizioni critiche in cui versa il terreno assegnato e per il quale sono richiesti immediati interventi di bonifica.

All’atto di esumazione della salma, è possibile scegliere la nuova destinazione dei resti recuperati. I familiari del defunto hanno la possibilità di provvedere personalmente alla conservazione dei resti. Prendendo in concessione un ossario, infatti, i servizi cimiteriali si occupano di raccogliere i resti del defunto e di riporli all’interno dell’ossario.

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In alternativa, è possibile autorizzare lo spostamento dei resti della salma all’interno di un tumulo già assegnato ed occupato da un familiare del defunto. È  sempre concesso, inoltre, il trasporto dei resti raccolti in un altro Comune, previa richiesta di autorizzazione allo spostamento. Da ultimo, i familiari del defunto possono rinunciare alla conservazione dei resti esumati. In questi casi, il cimitero provvede a conservarli all’interno di un ossario comune. Qualora la scelta sia quella di rinunciare alla conservazione, i familiari hanno l’obbligo di rilasciare apposito atto di rinuncia prima dell’inizio delle operazioni di esumazione ordinaria della salma.

Come funziona l’esumazione ordinaria per scaduta concessione

Quando l’esumazione ordinaria è disposta per scaduta concessione del terreno assegnato alla sepoltura della salma, l’Ufficio Cimiteri comunica all’Ufficio Tecnico Comunale l’elenco aggiornato di tutti i contratti di concessione scaduti. In più, provvede a contattare, con almeno sei mesi di anticipo, i familiari del defunto per segnalare l’avvenuta scadenza della concessione. I familiari, se rintracciati, devono successivamente rivolgersi all’Ufficio Cimiteri per rilasciare l’autorizzazione esumazione ordinaria della salma.

I familiari che lo desiderano possono presenziare all’esumazione del defunto concordando un appuntamento con l’Ufficio Cimiteri. Quest’ultimo, nel giorno stabilito per l’esumazione, provvede ad accompagnare la famiglia sul luogo di sepoltura e dà avvio alle operazioni di esumazione della salma. La procedura di esumazione ordinaria prevede, innanzitutto, lo scavo nel terreno. Successivamente, il feretro viene aperto al fine di verificare lo stato di mineralizzazione della salma.

Se la salma è mineralizzata, i resti vengono raccolti in un ossario munito di targa identificativa. In questo caso, spetta ai familiari scegliere come conservare i resti. Se, invece, la salma non è ancora completamente scheletrizzata, si ha il diritto di sottoscrivere un nuovo contratto di concessione, il quale consente di lasciare i resti del defunto all’interno dello scavo per altri 10 anni. Allo scadere del periodo di assegnazione del terreno, seguono nuove operazioni di esumazione.

Nonostante l’Ufficio Cimiteri provveda con anticipo a contattare la famiglia del defunto per comunicare l’avviso di avvenuta scadenza della concessione, può capitare che i familiari siano completamente irrintracciabili. Se la famiglia non rilascia l’autorizzazione esumazione ordinaria entro i tempi stabiliti e non entra in contatto con l'ufficio preposto alle operazioni di esumazione, queste ultime vengono svolte d’ufficio. In questi casi, le spoglie vengono conservate nel deposito cimiteriale per un anno, allo scadere del quale i familiari non hanno più la possibilità di scegliere una nuova destinazione per i resti della salma.

Quanto costa l’esumazione ordinaria

Le operazioni di esumazione della salma dal terreno, allo scadere del contratto di concessione, devono essere messe in atto nel pieno rispetto delle regole stabilite dalla Regione e dal Comune di appartenenza. Per questo motivo, approfondire anticipatamente le indicazioni disposte dagli organi autorizzati è necessario per contribuire al corretto svolgimento delle procedure di esumazione del defunto.

Quando si pianifica l’esumazione ordinaria di una salma, è bene provvedere non solo alla presentazione delle autorizzazioni richieste rivolgendosi all’Ufficio Cimiteri, ma anche non dimenticare di mettere in preventivo i costi di cui questa operazione si compone. Gli oneri previsti dalla procedura di esumazione del defunto sono a carico del richiedente e, come accade quando si organizza un funerale vero e proprio, si è chiamati a far fronte ad una serie di spese.

I costi di esumazione di una salma variano da Comune a Comune, ma ci sono alcune voci di spesa presenti all’interno di ogni tariffa: la tassa di esumazione, l’ossario per la conservazione dei resti del defunto, i diritti d’agenzia e l’assistenza cimiteriale durante lo svolgimento delle operazioni di esumazione. Il costo esumazione salma dipende non solo dal tariffario stabilito dal Comune di appartenenza, ma anche dall’agenzia di onoranze funebri alla quale si decide di affidare i lavori.

Stabilire un costo esumazione salma univoco è impossibile. Orientativamente, per l’esecuzione di tutte le operazioni legate al processo di esumazione ordinaria del defunto si spendono 350€. Nella scelta dell’azienda alla quale rivolgersi per l’esumazione della salma è consigliabile lasciarsi guidare dalla valutazione dei costi e dalla qualità del servizio offerto, anche in termini di assistenza al cliente. Solo così, infatti, è possibile svolgere nei tempi prestabiliti dagli organi preposti tutte le operazioni necessarie ad una corretta esumazione ordinaria della salma.

Domande frequenti

Quando avviene l’esumazione ordinaria di un defunto?

L’esumazione ordinaria corrisponde ad una serie di operazioni organizzate dall’Ufficio Cimiteri, in concomitanza con l’Ufficio Tecnico Comunale, allo scadere del contratto di assegnazione del terreno per l’inumazione del defunto. Il contratto ha la validità di 10 anni a decorrere dalla sepoltura della salma e al termine del periodo di concessione è obbligatoria l’esumazione della salma.

È possibile eseguire l’esumazione ordinaria del defunto su richiesta dei familiari?

No, l’esumazione ordinaria su richiesta dei familiari prima della scadenza del contratto di concessione del terreno non è consentita. L’Ufficio Cimiteri e l’Ufficio Tecnico Comunale organizzano e pianificano l’esumazione ordinaria del defunto allo scadere dei 10 anni dalla sepoltura della salma.

Cosa succede se la famiglia non autorizza l’esumazione ordinaria entro i termini stabiliti dall’Ufficio Cimiteri?

Se la famiglia del defunto è irrintracciabile e l’autorizzazione all’esumazione della salma non viene presentata entro i termini stabiliti, l’Ufficio Cimiteri provvede a svolgere d’ufficio le operazioni di esumazione. Le spoglie vengono conservate nel deposito cimiteriale e i familiari del defunto, entro e non oltre un anno dalla data di esumazione, hanno la possibilità di scegliere la nuova destinazione dei resti.

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