Dopo il funerale

Come superare il dolore di un lutto con la famiglia

La perdita di una persona cara può generare un profondo senso di dolore: sapere come affrontarlo è necessario per elaborare il lutto in modo consapevole
come superare il dolore di un lutto
Pubblicato il 12 Novembre 2021 | ultima modifica 20 Maggio 2022

Le cinque fasi del lutto

La morte di una persona cara è una situazione limite della vita. Talvolta, il dolore è così grande da intaccare lo svolgimento delle attività quotidiane. Ciò costringe a rimanere inermi di fronte al lutto. Conoscere i metodi per affrontare il dolore è utile per capire come superare il dolore di un lutto con successo, oltre che per elaborare la perdita con consapevolezza.

Negli anni, numerosi psicologi hanno individuato una serie di somiglianze tra coloro che dovevano elaborare un lutto. Gli esperti hanno dunque distinto cinque fasi attraverso cui una persona passa prima di accettare la perdita di un proprio caro.

Rifiuto o negazione

Quante volte di fronte ad una notizia sconcertante la mente si rifiuta di crederci e continua ad agire come se nulla fosse successo? Questa è la fase di rifiuto o di negazione che subentra come primo aspetto quando si affronta una perdita che causa molto dolore.

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L’organismo dell’uomo tenta di difendere la persona da una grande sofferenza, negandola. La mente si rifiuta di accettare la realtà a causa dello stato di shock che una notizia così terribile provoca. Ciò che si avverte in questa fase è un’assenza di qualsiasi reazione emotiva: la persona è infatti consapevole di ciò che è successo, ma non vuole e non può accettarlo. Non bisogna dunque preoccuparsi se, a seguito del decesso di un caro parente, non si riscontrano emozioni particolari: queste arriveranno poco alla volta, innanzitutto sotto forma di rabbia.

Rabbia

Si tratta della seconda fase che le persone affrontano durante l’elaborazione di un lutto. Dopo una prima fase di rifiuto, la mente comincia piano piano a rendersi conto di ciò che è realmente accaduto. Le domande che si affollano la testa sono tantissime: “perché è accaduto?”, “potevo fare qualcosa di più?”; “di chi è la colpa?”. Questi quesiti generano una grande rabbia che porta la mente a ricercare continuamente un colpevole, anche se questo non c’è.

A volte, poi, può capitare di sentirsi responsabili in prima persona per ciò che è avvenuto. La fase della rabbia è dunque molto delicata, ma può anche essere letta positivamente in quanto ci si può sfogare e si possono esplicitare tutti i sentimenti contrastanti che si tengono dentro di sé. L’importante è non rimanere incastrati nella rabbia perché finirebbe per diventare insostenibile.

Patteggiamento o contrattazione

La mente non può reggere troppo a lungo questo stato di rabbia e di dolore. Per tornare a sopravvivere, infatti, l’organismo comincia a patteggiare con ciò che è accaduto. Si tratta del momento in cui la persona cerca di capire cosa è in grado di fare e quali situazioni emotive sono nuovamente sostenibili.

Durante questa fase, dunque, la mente tenta di riprendere il controllo della vita buttandosi su altri aspetti come nuovi progetti e nuove amicizie. Tuttavia, la perdita non è ancora stata elaborata e il dolore può tornare da un momento all’altro. Durante il patteggiamento, infatti, ci si cerca di distrarre dalla perdita ma non si capisce davvero come superare il dolore di un lutto. Ecco che, dunque, si entra nella fase più critica ma anche più importante.

Depressione

Il continuo alternarsi tra momenti di dolore e tentativi di reagire porta la persona a cadere in un perenne stato di tristezza. La fase della depressione è il momento in cui la mente comincia a prendere atto di ciò che è davvero accaduto: o meglio, di ciò che si è ormai definitivamente perso nella propria vita.

Il dolore durante questo periodo è davvero forte e, talvolta, esso ha delle conseguenze anche a livello fisico. La persona può infatti soffrire di mal di testa, aumento o perdita del peso corporeo, irritabilità, insonnia o sonnolenza. I sintomi della tristezza in questa fase sono normali. Tuttavia, se si nota che essi persistono e in maniera pericolosa è opportuno rivolgersi ad un medico per farsi dare tutto il supporto possibile.

Accettazione

Infine, con l’aiuto delle persone care e dei professionisti, anche il dolore e il senso di vuoto si attenua, lasciando spazio ad uno stato di consapevolezza e serenità. L’accettazione della perdita è l’ultimo passo per superare il lutto. Il soggetto comincia a reagire in maniera più logica e meno emotiva, riprendendo in mano la propria vita, i progetti lasciati in sospeso e le amicizie interrotte. Soprattutto, la persona smette di colpevolizzarsi o cercare un colpevole per il decesso del familiare caro.

Il tempo è, dunque, l’arma più potente che si ha a propria disposizione per superare e accettare il dolore di un lutto. Tollerare la perdita non significa dimenticare la persona cara o non provare più dolore. Significa, invece, vivere la propria vita al massimo, sfruttando il dolore come prima risorsa per non fermarsi all’apparenza delle cose, ma per andare più in profondità. Solo così si può sperimentare una felicità autentica e fare sì che l’alternarsi di momenti tristi e momenti lieti sia sempre più tenue ogni giorno che passa.

Come superare il dolore di un lutto: alcuni suggerimenti pratici

Il dolore per un lutto può essere davvero insopportabile e portare il soggetto a fare fatica a vivere, specialmente quando si perde una persona cara come il coniuge, un figlio o un genitore. Ecco perché, oltre a conoscere le fasi del lutto descritte poc’anzi, è importante seguire alcuni suggerimenti pratici, utili per affrontare al meglio il dolore:

  • esprimere ciò che si prova, senza paura;
  • non soffocare il dolore, ma viverlo a fondo;
  • continuare ad avere una relazione con il defunto, attraverso visite al cimitero o qualsiasi altro metodo;
  • non perdere i propri hobby né le proprie amicizie;
  • prendersi cura di sé, del proprio fisico e della propria salute;
  • rivolgersi ad uno specialista, nel caso in cui lo stato depressivo perdurasse troppo a lungo.

Mettendo in pratica questi suggerimenti, è possibile vivere appieno le cinque fasi del lutto, compiendo un passo alla volta verso l’accettazione della perdita.

Domande frequenti

A quale specialista rivolgersi per superare un lutto?

Il professionista più indicato per ricevere supporto e superare un lutto è lo psicoterapeuta. Grazie al suo aiuto, si possono rivivere tutte le emozioni che seguono il doloroso evento, senza censurare alcun aspetto, ma ricostruendo nuovi schemi e abitudini per tornare a vivere e riscoprire una nuova relazione con la persona cara venuta a mancare.

Cosa fare a seguito del decesso di un parente?

Per quanto possa essere doloroso, dopo la morte di un parente, soprattutto se appartenente alla cerchia familiare più stretta, è necessario affrontare la successione testamentaria contattando il notaio o, in caso di testamento olografo, consegnando all’ufficio notarile le ultime disposizioni del defunto.

È possibile superare un lutto con l'aiuto dei farmaci?

I farmaci per lenire il dolore di un lutto, come gli antidepressivi, possono essere prescritti esclusivamente a seguito di una consultazione medica specialistica. In alternativa, è possibile affidarsi a rimedi naturali, come bevande per rilassare corpo e mente.

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