Dopo il funerale

Come disperdere le ceneri del defunto

La cremazione è una delle strade percorribili quando viene a mancare qualcuno. La dispersione delle ceneri è regolamentata dalla legge ed è bene conoscere le disposizioni vigenti in materia per non commettere reato
Pubblicato il 19 Novembre 2021 | ultima modifica 30 Dicembre 2021

Cremazione e ceneri

La cremazione è una pratica, oggi, sempre più diffusa. Si tratta dell’eliminazione del corpo del defunto attraverso la combustione in grandi e potenti forni, con il fine di ottenere come risultato delle ceneri. Queste, quindi, vengono conservate e custodite con cura all’interno di apposite urne crematorie. Si tratta di contenitori ermetici e ben sigillati, capaci di preservare i resti delle persone nel tempo, senza la fuoriuscita di odori o materiale. Si tratta di una pratica scelta, solitamente, per motivazioni legate alla propria religione, come per esempio per quanto riguarda i riti orientali. Oppure, anche colore che, pur non abbracciando alcuna fede religiosa in particolare, esprimono il desiderio di distruggere completamente e ridurre in polvere il proprio corpo dopo il decesso.

Quando si sceglie tale processo si va incontro a una delle questioni più controverse in tale campo: dove conservare le ceneri. La conservazione delle urne, dunque, può avvenire all’interno di un’abitazione, è possibile tumulare le ceneri all’interno del proprio cimitero oppure c’è la possibilità di disperdere in alcuni luoghi predisposti le ceneri della persona. Come disperdere le ceneri del defunto? È bene sapere che si tratta di un'alternativa soggetta a limiti e restrizioni e, per questo, è bene conoscere la legge in materia prima di prendere una decisione.

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Dispersione delle ceneri: ieri e oggi

Tra l’Italia e gli Stati esteri, fino a pochi anni fa, vigevano numerose differenze in termini di dispersione delle ceneri e di relative libertà. In altri paesi, come ad esempio negli Stati Uniti, si sono sempre seguite le direttive e le volontà espresse dal defunto. I parenti, infatti, decidono di conservare le ceneri contenute nell’urna presso la propria abitazione o presso quella del congiunto oppure, in alternativa, di disperderle nel luogo desiderato dalla persona ormai scomparsa.

Si tratta di una decisione espressa dal defunto e portata a termine dai suoi parenti più stretti. In tale contesto, dunque, non esistono particolari limiti alla dispersione, ma questa può essere fatta liberamente in mare o in qualsiasi altro luogo caso alla persona. Un modo per dare valore alle sue volontà e per far si che la persona amata possa riposare in pace esattamente dove desiderava in vita.

In Italia i primi cambiamenti sono avvenuti nel 2001. Prima di questa data, dunque, non era concessa la dispersione ceneri, ma le urne dovevano essere conservate nei reliquiari istituiti presso il cimitero di riferimento. Una procedura uguale a quella delle salme defunte. La dispersione delle ceneri era assolutamente vietata in ogni sua forma, tanto da costituire un vero e proprio reato.  Lo stesso valeva anche per la conservazione dell’urna in un’abitazione. L’unica opzione possibile era quella di conservare le ceneri nell'area cimiteriale.

A partire dal 2001, le circostanze sono cambiate e i limiti imposti sono stati allentati. La principale ragione è quella di voler rispettare e avvalorare la volontà espressa dal defunto, conservando o disperdendo le ceneri dove lui desidera. Per poter perseguire tale fine, lo Stato Interviene con una legge attuata per mettere ordine in tale tema e per dare, a tutti coloro che lo desiderano, la possibilità di conservare nella propria casa l’urna perfettamente sigillata e di disperderle liberamente dove si desidera. Quest’ultima, però, non avviene liberamente, ma è preceduta da un iter burocratico da non dimenticare.

Come disperdere le ceneri di un defunto: l'intervento della legge

Per sapere come disperdere le ceneri di un defunto senza commettere reato, è bene conoscere la legislazione vigente in materia. Essa, infatti, interviene in tale campo per definire tre principali ambiti di interesse:

  • quando è possibile disperdere le ceneri;
  • cosa costituisce reato;
  • la volontà del defunto.

Quando è possibile disperdere le ceneri

La legge interviene, come accennato, per disciplinare la dispersione ceneri e la pratica funeraria della cremazione. Dunque, anche se il desiderio della famiglia e degli amici è quello di perseguire la volontà del defunto e disperdere le sue leggi nel luogo indicato, questo non può avvenire liberamente. La legislazione introduce la necessità di un’apposita autorizzazione dispersione ceneri, non sempre facili da ottenere, prima di porre in essere tale procedura.

Secondo l’articolo 411 del Codice Civile, non costituisce in alcun modo reato lo spargimento delle ceneri del cadavere autorizzata dall’Ufficiale dello Stato Civile, unicamente sulla base della volontà dimostrata dal soggetto venuto a mancare. Tale desiderio della persona scomparsa, per poter essere effettivo, deve risultare da atto scritto. A tal punto, se la famiglia è riuscita ad ottenere il lascia passare dello Stato Civile, possono procedere alla dispersione delle ceneri i congiunti oppure l'esecutore testamentario. La procedura, però, avviene solamente in apposite aree dedicate all'interno del cimitero, oppure in luoghi aperti, come in mare, nei boschi privi di manufatti oppure nel lago.

Cosa costituisce reato

Tutti i casi che si discostano dall’iter burocratico sopra descritto possono potenzialmente essere fonte di reato. Si tratta, dunque, della circostanza in cui la dispersione ceneri avviene senza la concessione dell’autorizzazione dispersione ceneri dallo Stato Civile o, anche, nel caso in cui questa venga effettuata seguendo delle modalità differenti rispetto a quando desiderava e aveva indicato la persona scomparsa. In tal caso, il rischio corso dai responsabili è quello di una consistente multa o, addirittura, di due mesi di reclusione

In particolare, il rischio più grande al quale si va incontro, è quello di costituire un’azione di lucro oppure di generare un danno a favore di terze parti. Proprio per tale motivo la dispersione delle ceneri deve essere autorizzata, per limitare tali situazioni spiacevoli e per controllare un fenomeno in crescente diffusione. Infatti, vice in ogni caso il divieto di spargere le cenere in luoghi non adibiti, come i centri urbani e le aree chiuse e circoscritte.

La volontà del defunto

Come disperdere le ceneri di un defunto? La condizione necessaria è la presenza di un atto scritto nel quale si esplicita la volontà della persona defunta. Tale volontà, oltre che nel testamento, può essere presentata anche su una dichiarazione autografa, pubblicata come testamento olografo. Altre circostanze, inoltre, possono essere:

  • dichiarazione verbale compiuta dalla persona scomparsa quando era in vita. In tal caso i congiunti possono predisporre lo spargimento delle ceneri nel luogo desiderato solo attraverso una dichiarazione resa a un pubblico ufficiale;
  • dichiarazione sottoscritta aderendo a un’associazione legalmente riconosciuta per la cremazione;
  • dichiarazione ritualmente resa nota dinanzi a un pubblico ufficiale.

Domande frequenti

Disperdere le ceneri del defunto è legale?

Sì, è possibile disperdere le ceneri del defunto previa richiesta di autorizzazione agli uffici cimiteriali del Comune di appartenenza.

Quanto costa disperdere le ceneri?

Il costo della dispersione delle ceneri varia a seconda della tariffa stabilita dal Comune di appartenenza. Il prezzo è all’incirca di 30€.

A chi rivolgersi per ottenere l’autorizzazione alla dispersione delle ceneri del defunto?

I familiari del defunto possono ottenere l’autorizzazione alla dispersione delle ceneri rivolgendosi al Comune di appartenenza, richiedendo e compilando apposita domanda.

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