Il testamento olografo è una specifica tipologia di testamento che viene redatto e datato direttamente dal testatore (ossia da colui che sta facendo testamento). Rispetto ad altre forme testamentarie, si tratta di quella più economica dal momento che la persona può decidere come dividere e distribuire i propri beni tra “gli eredi” dal momento in cui passerà a miglior vita.
Uno dei vantaggi del testamento olografo risiede, inoltre, nella completa privacy e riservatezza con cui viene redatto: accade spesso, infatti, che nemmeno i parenti siano a conoscenza dell’esistenza di questo documento.
Bisogna ricordare, infatti, che questa forma testamentaria può essere scritta direttamente dalla persona senza l’aiuto o la consulenza di un professionista (tra cui, ad esempio, il notaio) e non necessita di essere scritto in forme lessicali particolarmente forbite o specifiche.
Secondo quanto stabilito dalla Legge, il testamento olografo può essere riconosciuto come valido quando sussistono tre requisiti:
È fondamentale che il testamento sia scritto di pugno della persona che sta decidendo come organizzare le sue ultime volontà. Bisogna sottolineare che è considerato come invalidante del testamento l’utilizzo di strumenti di videoscrittura, computer o rilievo di scrittura: queste situazioni, quando si verificano, portano il documento a dover essere valutato da un esperto che ne verifica la coerenza con il pensiero del testatore.
È interessante notare come, secondo la Legge, non possano esserci parenti che supportano o guidano il testatore nell’atto del testamento, nemmeno quando quest’ultimo non ha le capacità fisiche per poterlo fare (es: anziani con tremore).
Il concetto di “testamento olografo” prevede anche che lo stile (inteso sia come stile grafico, sia come stile intellettuale) in cui è stato scritto il documento sia coerente con quello normalmente utilizzato dal testatore: qualora questi due aspetti non dovessero corrispondere all’uso quotidiano della persona, è possibile che venga contestata l'autenticità del testamento stesso.
Il testamento olografo deve riportare in maniera chiara e univoca la datazione in cui è stato redatto e sottoscritto dal testatore. Bisogna infatti che questa informazione non possa essere assolutamente confusa o interpretata in maniera diversa.
Affinché il documento possa essere considerato valido, bisogna che siano indicate - all'inizio o al termine del testamento - il giorno, il mese e l’anno della scrittura (es: 25 dicembre 2021). Possono essere considerati validi anche i riferimenti a particolari eventi quali il Natale o le festività (es: S. Natale 2021).
La datazione del testamento olografo è fondamentale perché consente di verificare se, nel momento in cui è stato sottoscritto, il testatore fosse in grado di esprimere liberamente il proprio volere. Nel caso in cui la data non sia presente, incompleta o errata - salvo diversa valutazione da parte di esperti - il documento potrebbe essere considerato nullo.
Un elemento fondamentale da considerare quando si parla di testamento olografo riguarda la necessità che sia sottoscritto da parte del testatore, attestandone così la paternità.
Sarebbe preferibile, quindi, che ci fossero delle espressioni che identificano gli eredi (es: Marco, mio figlio; Maria, mia moglie) o che venga indicato, nella firma insieme al nome, un soprannome affettuoso che possa essere riconosciuto dai membri della famiglia.
Un testamento olografo, come qualsiasi altra tipologia di testamento, dovrebbe contenere delle informazioni e delle indicazioni circa i destinatari degli averi della persona (il testatore) quando verrà meno.
Bisogna ricordare, comunque, che non è possibile disporre interamente del proprio patrimonio all’interno del testamento: è fondamentale, infatti, rispettare sempre l’entità delle quote riservate ai legittimi eredi. Pertanto, quando si redige un testamento olografo, occorre rispettare anche questo aspetto, altrimenti il documento potrebbe essere considerato non valido.
Il testamento olografo risulta nullo quando presenta dei gravi difetti che ne compromettono la regolarità. Un testamento può quindi non essere considerato valido quando:
Quando si presentano una o più di queste circostanze, è possibile che il testamento olografo sia considerato nullo e si proceda con la distribuzione dei beni secondo il diritto successorio, come se mancassero le ultime volontà della persona cara venuta meno.
Allo stesso modo si ricorda che, qualora la persona cara che è mancata avesse espresso i suoi ultimi desideri circa la distribuzione dei propri averi poco prima di morire, ma non ci fossero comunque dei documenti validi ad accertare le sue volontà, questi non possono ugualmente essere considerate valide.
Assicurare il corretto stato di conservazione al testamento olografo è un elemento essenziale per preservarne la regolarità: si ricorda, infatti, che il documento deve essere ben leggibile e non essere compromesso in alcun modo. Per questo, nella maggior parte dei casi, dopo che viene redatto, si è soliti conservarlo all’interno di un cassetto o consegnarlo ad una persona fidata che lo possa custodire fino al triste giorno.
La conservazione del testamento olografo presso un professionista (di solito il notaio di fiducia), un amico o un parente non stretto apre uno scenario non troppo raro: può capitare, infatti, che in questo caso la famiglia non venga mai a conoscenza dell’esistenza del documento fino al momento della scomparsa della persona cara.
Come stabilito dall'articolo 620 del Codice Civile, “chiunque è in possesso di un testamento olografo deve presentarlo a un notaio per la pubblicazione”.
Il testamento olografo, scritto a mano, datato correttamente e firmato dal testatore, non ha termini di scadenza e resta valido fino al momento in cui se ne richiede prova.
Il testamento olografo può essere impugnato per invalidità da chiunque ne abbia interesse diretto. L’operazione di impugnazione consiste nella richiesta di giudizio di un tribunale competente, in presenza degli eredi e legatari del testatore. Sarà compito del giudice verificare la legittimità o meno dell’atto testamentario nei casi previsti dalla legge.