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Come depositare un testamento olografo

Il testamento olografo, dopo la morte del disponente, deve essere depositato presso un notaio, così da permetterne la pubblicazione
Pubblicato il 23 Novembre 2021 | ultima modifica 30 Dicembre 2021

Che cos’è il testamento olografo

Per prima cosa, è opportuno conoscere tutte le caratteristiche del testamento olografo e capire esattamente di cosa si tratta. Il testamento olografo è una particolare forma testamentaria che può essere redatta senza il supporto di un notaio, né la presenza di alcun testimone. Questo atto deve essere scritto a mano dal testatore stesso, il quale può conservare il documento in casa fino alla propria morte.

Il testamento olografo è la forma più economica di testamento in quanto non richiede alcuna mediazione da parte di un professionista. Il documento contiene le ultime volontà del testatore, espresse liberamente, senza la necessità di rispettare particolari formule o schemi. Esiste un rigore formale da mantenere, imposto dalla Legge per tutelare il testatore: l’atto testamentario, infatti, produce i suoi effetti giuridici dopo la morte del disponente ed è fondamentale che le reali volontà di quest’ultimo siano chiare e non fraintendibili.

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Come si redige un testamento olografo

Per evitare possibili fraintendimenti nella pubblicazione del testamento olografo, occorre sapere esattamente come redigere questo particolare documento senza commettere errori. Gli aspetti a cui prestare la massima attenzione, dunque, sono tre:

  • autografia: il testamento olografo deve essere interamente scritto a mano dal testatore stesso. Questo documento, dunque, non deve contenere parti scritte a macchina o al computer, oppure redatte da un soggetto terzo: in queste circostanze, infatti, il testamento verrebbe considerato nullo;
  • sottoscrizione: la presenza della firma del testatore è fondamentale per certificare l’autenticità del documento. Senza la sottoscrizione del beneficiario non è infatti possibile verificare la paternità dell’atto testamentario. Di norma, la firma consiste nel nome e cognome, ma è possibile anche utilizzare vezzeggiativi o pseudonimi: l’importante è che la sottoscrizione renda possibile l’identificazione del testatore;
  • datazione: infine, l’ultimo elemento fondamentale che un testamento olografo deve contenere è la data, ovvero l’indicazione del giorno, del mese e dell’anno di redazione. La data è un fattore fondamentale per questo tipo di testamento in quanto, in caso di presenza di più documenti, permette di sapere qual è stato scritto per ultimo e, dunque, quale deve essere rispettato. La mancanza della data comporta l’annullamento del testamento su istanza di chiunque vi abbia interesse.

Il testamento olografo può essere scritto su qualsiasi tipo di supporto, purché venga redatto a mano dal disponente. Si possono quindi utilizzare fogli di carta di qualsiasi qualità, dimensione e colore, così come pezzi di stoffa, di legno o di altri materiali sufficientemente durevoli. Tuttavia, l’atto testamentario non può essere scolpito in quanto si perderebbero le peculiari caratteristiche della calligrafia di chi lo ha scritto.

Come conservare il testamento olografo

Il testamento olografo permette di mantenere la massima privacy prima del proprio decesso. Il documento può, infatti, essere conservato in casa propria, lontano da occhi indiscreti e al sicuro in un cassetto, oppure all’interno di una libreria. L’importante è assicurarsi che il testamento non si rovini nella sua conservazione, in quanto è importante che rimanga ben leggibile.

Un’altra possibilità è consegnare il testamento olografo ad una persona fidata, la quale poi provvederà alla sua consegna presso l’ufficio notarile al momento della morte del disponente. La figura del fiduciario non è obbligatoria anche se può risultare molto utile in determinate situazioni: per esempio, all’apertura della successione i familiari del defunto potrebbero non sapere dove si trova il testamento e, perciò, l’intervento di una persona fidata potrebbe risolvere questo pericoloso problema.

Infine, il testatore può anche scegliere di depositare il testamento olografo da un notaio. Affidarsi ad un professionista permette di garantire sia privacy che sicurezza. In questo caso, il depositario deve consegnare l’atto testamentario in busta chiusa e alla presenza di due testimoni di fiducia: in questo caso si parla dunque di testamento segreto.

Dove e come depositare il testamento olografo

Si è già in parte osservato che il testatore, una volta redatto il documento, può consegnarlo ad un notaio sotto forma di testamento segreto. Ma se ciò non avviene, come si fa a depositare il testamento olografo presso un ufficio notarile? Qualora il documento venisse conservato in casa del testatore, infatti, i familiari o la persona di fiducia dovranno immediatamente recuperarlo e consegnarlo al notaio.

Una volta depositato, il testamento olografo viene pubblicato, ovvero ne viene reso noto il contenuto a tutti i soggetti che possono esercitare un diritto su di esso. In questo modo sarà possibile procedere con la dichiarazione di successione e la spartizione dell’eredità, oppure con eventuali impugnazioni del testamento. Inoltre, occorre sottolineare che qualora il documento sia conservato presso un notaio, la pubblicazione del testamento olografo dovrà essere eseguita da quel medesimo notaio e non da un altro professionista.

Costi da sostenere

Come si è già accennato, il testatore che decide di conservare il testamento olografo in privato non deve sostenere alcun costo. Depositare l’atto presso un notaio, invece, prevede delle spese che possono variare in base all’onorario richiesto dal professionista. Allo stesso modo, chiunque possiede un testamento olografo di un defunto e deve depositarlo presso un ufficio notarile dovrà pagare le prestazioni del professionista. Le spese di pubblicazione, infatti, costituiscono debiti dell’eredità e, perciò, gravano interamente sugli eredi. Infine, oltre agli onorari del notaio, il costo della deposizione e pubblicazione del testamento prevede l’imposta di registro per la registrazione del verbale di pubblicazione, che ammonta a 200€, e l’imposta di bollo da 45€.

Domande frequenti

Quali documenti servono per depositare un testamento olografo?

Al momento della deposizione del testamento, oltre al documento originale è necessario presentare al notaio un estratto dell’atto di morte del defunto, la copia dei documenti di identità del testatore, la carta di identità e il codice fiscale della persona che richiede la pubblicazione.

Come sapere se una persona deceduta ha redatto un testamento?

Se non si conosce il nome del notaio, è necessario rivolgersi ai Consigli Notarili locali e ai relativi Archivi Notarili. Questi indagheranno presso i notai in esercizio per sapere se nel loro repertorio è conservato il testamento di proprio interesse. In alternativa, è possibile richiedere l'accesso al Registro Generale dei testamenti del Tribunale.

È possibile far scrivere a qualcun altro il proprio testamento olografo?

No, il testamento olografo deve essere scritto di proprio pugno, senza alcuna mediazione. Per questo motivo, chiunque fosse impossibilitato a scrivere il testamento olografo da sé dovrà affidarsi ad un’altra forma testamentaria.

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